![]() 13/05/2016 - 00:12:40
caosinforma 97
La neutralità dei media è solo apparente: il coinvolgimento personale è la radice stessa dell'affidabilità di un comunicatore. E proprio per questo continuiamo a credere nella funzione di caosinforma, la rivista del Centro a Tenda cui dedichiamo questo numero speciale, che esce in concomitanza con la serata finale della campagna di comunicazione sociale "UNO SPOT PER". In fondo entrambe le iniziative, originate dal Centro studi e formazione caos, puntano su un'idea di comunicazione sociale basata sul confronto tra idee diverse e talvolta controverse. E sull'obiettivo non tanto di modificare le condotte individuali quanto di sviluppare l'interazione cooperativa, la qualità delle relazioni sociali e l'accrescimento del capitale sociale di un territorio. Un territorio che trova il suo collante nei beni comuni e relazionali, costruiti attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, soprattutto di quelli esclusi, o a rischio di esclusione. Anche quest'anno, i giovani sono chiamati a confrontarsi producendo un breve audiovisivo della durata di 60 secondi per aggiudicarsi i diversi premi in palio, ma soprattutto per partecipare da protagonisti ad un'iniziativa organizzata da giovani per altri giovani, all'insegna della responsabilità sociale. E non a caso il concorso, quest'anno, intende favorire una riflessione sui social network, ovvero sulla loro funzione nella vita sociale (o asociale) dei giovani. È interessante, a proposito, ricordare che anche nel recente viaggio in Messico, Papa Francesco ha invitato il popolo a sfruttare le nuove tecnologie del web che possono offrire "maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti". In precedenti discorsi, lo stesso Pontefice aveva riconosciuto che "esistono anche aspetti problematici: la velocità dell'informazione supera la nostra capacità di riflessione e giudizio e non permette un'espressione di sé misurata e corretta. E difatti l'ambiente comunicativo" sono le parole del Papa "può aiutarci a crescere o, al contrario, a disorientarci". E quindi ammoniva sempre Papa Francesco: "Il desiderio di connessione digitale può finire per isolarci dal nostro prossimo, da chi ci sta più vicino. Senza dimenticare che chi, per diversi motivi, non ha accesso ai media sociali, rischia di essere escluso". "Come si manifesta la 'prossimità' nell'uso dei mezzi di comunicazione e nel nuovo ambiente creato dalle tecnologie digitali?" è la domanda che papa Francesco ha posto e si è posto, indicando una risposta nella parabola del Buon Samaritano, che è anche una parabola del comunicatore. Chi comunica, infatti, si fa prossimo cosicché "anche il mondo dei media non può essere alieno dalla cura per l'umanità, ed è chiamato ad esprimere tenerezza". Di fatto, aggiungiamo noi, la neutralità dei media è solo apparente: il coinvolgimento personale è la radice stessa dell'affidabilità di un comunicatore. E proprio per questo continuiamo a credere in questa campagna di comunicazione sociale che vede anno dopo sempre più giovani responsabilmente convolti con sempre maggiore entusiasmo, creatività e spirito critico. Ma per la stessa ragione continuiamo a credere nella funzione di caosinforma, la rivista del Centro a Tenda cui dedichiamo questo numero speciale, che esce in concomitanza con la serata finale della campagna di comunicazione sociale "UNO SPOT PER". In fondo entrambe le iniziative, originate dal Centro studi e formazione caos, puntano su un'idea di comunicazione sociale basata sul confronto tra idee diverse e talvolta controverse. E sull'obiettivo non tanto di modificare le condotte individuali quanto di sviluppare l'interazione cooperativa, la qualità delle relazioni sociali e l'accrescimento del capitale sociale di un territorio. Un territorio che trova il suo collante nei beni comuni e relazionali, costruiti attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, soprattutto di quelli esclusi, o a rischio di esclusione. Mario Scannapieco |